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PESCHICI

10/08/2019 / Sociale e Società

Peschici è una cittadina tra le più caratteristiche del litorale nord del Gargano, affacciata su un tratto di costa che si differenzia per il cospicuo numero di spiagge rocciose, baie e cale che offrono degli scenari naturalistici incantevoli.

La storia di Peschici inizia intorno al 970 d.C., anno in cui gli Schiavoni fondarono Pesclizio, un piccolo villaggio che si sviluppò sulle macerie di una precedente battaglia.
Come gli altri paesi limitrofi, anche Peschici fu soggetta ad innumerevoli invasioni ed occupazioni, infatti oltre ai Saraceni e agli Schiavoni ci furono anche gli Slavi durante il primo ventennio dell’anno mille, come si evince dai documenti ritrovati in loco e dagli studi condotti sulle abazie (come sull’Abazia di Calena) peschiciane. Gli Slavi stabilirono dei vantaggiosi e profittevoli rapporti non solo con la comunità locale, adeguandosi agli usi e costumi del luogo, ma anche con l’intero sistema politico locale.

La presenza slava trova ulteriore conferma proprio nel nome dell’omonimo paese, molto probabilmente di origine slava, che fa riferimento al territorio sabbioso che ne caratterizza il territorio. Nel 1154 fu occupata dai Normanni e divenne dipendente dalla contea di Lesina, sino al 1177 anno in cui Peschici passò sotto il dominio di Monte Sant’angelo. Nel 1401 dopo innumerevoli battaglie ed importanti avvenimenti storici che segnarono la storia di tutto il Gargano e che coinvolsero diversi paesi garganici, Peschici fu dominata da Ladislao di Durazzo sino al 1462 anno in cui l’intero Gargano passò sotto il controllo di Giorgio Castriota Scanderberg, un alleato del sovrano spagnolo.

La dominazione borbonica che si estense nei decenni determinò a Peschici, come in altri territori occupati, lo sviluppo di movimenti liberali e anti-borbonici, come ad esempio le associazioni Carbonare, e la maturazione di personalità influenti sull’intero panorama politico locale come Giuseppe Libetta. Egli impersonò lo stato d’animo dei peschiciani, di quegli anni di ribellione, tanto che nel 1818 entrò nel Parlamento della Costituzione Sabauda. Anche se con il plebiscito del 1860 quasi il 40% dei peschiciani votò a favore dei Borboni.

Le Torri Peschiciane, che ancora oggi sono visibili lungo la costa, testimoniano le innumerevoli dominazioni del territorio e la necessità di difenderlo. In realtà si tratta di piccole costruzioni edificate in punti strategici e affacciate direttamente sul mare, che fungevano da sentinelle e risultavano efficaci per l’organizzazione difensiva o per mettere al corrente l’intera popolazione di un pericolo imminente. Tra le torri che hanno sopportato l’erosione del tempo la più famosa è la torre di Monte Pucci, le caratteristiche strutturali della stessa confermano la funziona di avvistamento ed offre a tutti ai sui visitatori un panorama meraviglioso.

Le caratteristiche del territorio se in un senso hanno influenzato il corso della storia, dal’altro hanno determinato l’incremento dell’isolamento, che ancora oggi penalizza il Gargano e determina non poche difficoltà al territorio. Il problema in parte è stato limitato con la costruzione nel 1865 della strada ‘Circum garganica’, ad oggi conosciuta col nome di ‘SS89’, e con la realizzazione durante il ventennio fascista (con esattezza nel 1931) della ferrovia garganica. L’isolamento dunque non solo determinò un particolare sviluppo storico del Gargano, ma provocò una emigrazione sempre più influente sul territorio, causata principalmente dalla mancanza di risorse e di conseguenza di posti lavoro. Nel 1960 l’avvento e lo sviluppo del settore turistico stabilì un miglioramento generale alle popolazioni garganiche, e soprattutto di tutti quei paesi affacciati direttamente sulle coste, come per l’appunto Peschici.

Luoghi d’interesse

Centro storico

Il centro storico di Peschici, visitato ogni anno da migliaia di turisti, è racchiuso tra le mura dell’antico Castello Bizantino, con le sue stradine strettissime scavate nella roccia, le botteghe artigiane, le locande e le scalette tortuose, arrampicate tra le casette bianche.

Castello bizantino

Il castello si trova sullo sperone roccioso più alto, verso il mare, costruito nel 970 d.C. al tempo di papa Gregorio IX, il castello fu distrutto dalle truppe di Venezia e fu ricostruito nel XIII secolo da Federico II di Svevia, per proteggere la costa dalle invasioni Turche del XVI secolo. Il castello è restaurato e visitabile, composto da una pianta rettangolare irregolare di pietra.

Abbazia di Santa Maria di Kàlena

Fu costruita nel IX secolo, ed abbellita con lo stile del romanico pugliese. Dopo lo splendore del XII secolo, nel 1420 cadde in decadenza. Oggi è restaurata in parte, dopo un lungo periodo di abbandono. La struttura è retta rettangolare con il chiostro antistante. L'interno è molto sobrio, romanico, con la parte superiore delle volte a cielo aperto perché crollata.

Chiesa di Sant'Elia

Costruita nel XIII secolo, la chiesa ha pianta a croce latina. Di interesse è l'interno con iscrizioni latine, navata unica e copertura del soffitto in legno. L'altare è sormontato da una volta a crociera. La facciata grezza ha due rosoni, mentre il campanile a torre è incompiuto, senza il soffitto.

Spiagge

Spiaggia di Jalillo

Detta anche del mappamondo, è collocata nella parte più occidentale del territorio di Peschici, a Est rispetto alla spiaggia della marina di Peschici da cui è separata da un grande masso roccioso e a cui è collegata tramite una passerella. Lunga poco più di 150 metri e larga mediamente 5, è costituita da sabbia fine mista a ghiaia. È riparata dai venti meridionali e, per la sua esposizione verso Nord, è ombreggiata nel pomeriggio.

Marina di Peschici

Caratterizzata da una granulometria molto fine, si estende per circa 700 metri tra il porto turistico e il promontorio su cui è arroccato l'abitato di Peschici a Est e l'estremità di Monte Pucci a Ovest, per una larghezza media di 45 metri. La spiaggia è occupata in prevalenza da stabilimenti balneari ed è raggiungibile tramite la SS 89. La sua esposizione a Nord la rende ideale per praticare surf, oltre a darle la particolarità di poter assistere sia all'alba che al tramonto sul mare.

Spiaggia di San Nicola

Distante poco più di 5-10 km dall'abitato, è occupata in prevalenza da stabilimenti balneari a servizio delle vicine strutture ricettive. Si estende per poco più di 600 metri per una larghezza media di 45 metri. La granulometria della sabbia è molto fine.

Spiaggia di Zaiana

Caratterizzata da sabbia fine e fondali digradanti, è circondata da costoni rocciosi da cui è possibile tuffarsi. Negli anni '70 - '80, oltre ad essere frequentata da naturisti, venne denominata la spiaggia dei giovani.

Fonte: https://www.ingargano.com/peschici/storia-di-peschici.html

https://it.wikipedia.org/wiki/Peschici