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CHE ANNO È STATO?

25/05/2018 / Piazza Rossonera

Con la fine della giornata numero 42 termina la stagione regolare della Serie B 2017/18. Per il Foggia, quello appena concluso, si presentava come il campionato del grande ritorno, dopo 19 anni di purgatorio nella terza serie, senza farsi mancare una scottante puntatina negli inferi della D. I proclami iniziali , come ovvio che fossero, erano spinti verso una cammino dignitoso volto ad una tranquilla permanenza che potesse fungere da base di lancio per un futuro prossimo il cui traguardo sarebbe corrisposto alla promozione nella massima serie. Alla fin dei conti così è stato, anzi si è anche andato oltre ad ogni più ottimistica previsione, ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare che la storia di questo anno calcistico fosse coronata da tanti accadimenti. Alcuni di questi non hanno avuto termine con il triplice fischio di Frosinone, ma pendono come spada di Damocle sulla testa della squadra con risvolti che indolori di certo non saranno.

Sul campo inizia male, il Foggia stenta in casa e prende batoste fuori casa come nel caso dei due 5-1 subiti nelle prime trasferte di Pescara ed Avellino, due squadre che dopo l’illusione iniziale troveranno la loro salvezza solo all’ultima giornata. La fine del girone di andata vede i rossoneri chiudere a quota 22 in piena zona play out. Le critiche sono tante e molti vorrebbero la testa di Stroppa, ma la società spiazza tutti e dà il benservito al diesse Di Bari ed al digì Colucci, rei di aver allestito un organico forse un po’ troppo “leggero” per la cadetteria. Al loro posto i Sannella Bros si accaparrano i servigi di Luca Nember da Brescia che stravolge la rosa privandola di alcuni “eroi” di Fondi e rinforzandola con elementi di classe ed esperienza. Il campionato del Foggia cambia, la vittoria in trasferta diventa quasi una costante, per la gioia di quei tifosi al seguito che porteranno con simpatia e sportività la foggianità in giro per l’Italia ed anche lo Zaccheria non fa più paura. Fatto sta che nel ritorno i satanelli diventano una delle migliori squadre in assoluto raccogliendo ben 36 punti e guadagnando la nona posizione ad un passo dall’ultimo posto utile per gli spareggi promozione. Una bella favola, quella della sguattera che diventa nell’arco di un girone una corteggiatissima principessa, nella quale, però, prendono vita mostri, orchi ed altri orripilanti figuri che con la storia di Cenerentola hanno poco a che fare. E così le indagini, l’arresto di Curci, i Follieri, Ron Burkle, le ispezioni della Guardia di Finanza, l’arresto di Fedele Sannella, il commissariamento della società, i 37 deferimenti si intrecciano con le vicende sportive sfiorandole ma mai stravolgendole e questo grazie da una parte a Franco Sannella , unico ed ultimo terminale della società e dall’altra a Mister Stroppa che ha saputo tutelare i suoi ragazzi proteggendoli dai continui attacchi provenienti da ogni dove. Un campionato difficilissimo ma a cui è valsa la pena aver assistito.

IL PUNTINO SULLA B

a cura di Giovanni Vigilante