
Che sFIG...C !!!
24/05/2019 / Piazza Rossonera
Ennesima delusione per i tifosi rossoneri dopo che la Federazione Italiana Giuoco calcio ha rigettato la richiesta per la restituzione di un punto, sancendo di fatto la terza retrocessione in meno di due settimane .Era sembrata da subito impresa ardua, senza volersi addentrare nei meandri di una decisione che altrove davano per scontata. Fa rabbia è vero, risulta una sentenza inspiegabile e incomprensibile ma si lascia alle persone di legge spiegare i motivi del rigetto e come si potrebbe orientare la società per i ricorsi nell’immediato futuro.Noi torniamo a parlare di calcio, purtroppo di retrocessione e quindi di ciò che sul campo ha determinato la disfatta dei rossoneri.La scorsa settimana un popolo intero è stato legato agli smartphone e ai tablet per aspettare un punto, un maledettissimo punto che avrebbe salvato il Foggia. Quando si perde, si guarda sempre agli altri, ai biscotti delle altre squadre o alla giustizia sportiva, dimenticando che un punto si prende anche e soprattutto sul campo ed i satanelli di punti ne hanno buttati a iosa.Si è voluto imporre, quasi sempre solo a parole, il proprio gioco su tutti i campi quando, una squadra che aveva l’obbligo di salvarsi doveva essere più brava a fare le barricate e a giocare sporco, portando a casa un misero punto piuttosto che zero.Dichiarazioni presuntuose, superficialità nel valutare una situazione preoccupante, scontri diretti regalati, incapacità di mantenere il pari nell’ultima gara di Verona e poi si cerca un punto dal “palazzo”?Si retrocede perché più scarsi degli altri, perché la penalizzazione la si conosceva da subito, da quando si pensava a fare proclami per la serie A da raggiungere in due anni.I tifosi sono stati maltrattati dai poteri forti ma anche da chi non ha fatto il minimo sindacale per stare con la coscienza a posto.Ed ora nuove tappe si aggiungono all’odissea rossonera: la decisione del 23 dell’appello mosso dal Palermo, il ricorso al Tar, ultime e quasi vane speranze che danno vita a flebili barlumi ma che potrebbero ritorcersi contro, divorando tempo prezioso, alla programmazione del futuro del calcio a Foggia.A CURADI GIOVANNI VIGILANTE
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