Al via VIII edizione 2019 del Deliceto Musica Festival Francesco De Matteo, che si terrà nel salone del Castello Normanno Svevo di Deliceto, appuntamento di punta per gli appassionati di musica lirica e sinfonica dei Monti della Daunia e non solo. Una manifestazione per far conoscere la figura e le opere del giovane musicista, morto all’età di 22 anni, dopo aver musicato diverse opere liriche, come: “Dramma Eterno”, “Jeannette”, “Marco”, “Spasimo”; quest'anno organizzata in ricordo del direttore artistico Michele Campanaro.
L’edizione di quest’anno ha in cartellone nella serata inaugurale del 26 agosto il concerto Musiche di un popolo errante, seguirà il 27 agosto il concerto Canta Napoli tra tradizione ed innovazione, per concludersi il 28 agosto con il concerto Morriconata, un viaggio tra le più belle colonne sonore di Ennio Morricone. (Ingresso ore 20:30 e sipario alle 21:00).
Deliceto è un borgo della Puglia, che sorge nel Subappennino Dauno meridionale, a mezza costa tra il Tavoliere delle Puglie e l’Appennino Campano.
Deliceto è citato per laprima volta in alcuni documenti medievali con il nome di Ilicetum, Dulcitum eDulcito. Dopo la caduta dell’impero romano il borgo venne conquistato dabizantini, longobardi e normanni, che resero l’abitato un borgo fortificato e,nella seconda metà dell’undicesimo secolo, costruirono un castello. L’imperatoreFederico II di Svevia ampliò questa costruzione, ulteriormente rimaneggiata daCarlo D’Angiò e dai tanti feudatari che si alternarono alla guida del paese edel territorio. Dopo la dominazione angioina, Deliceto passò sotto il dominioaragonese, spagnolo, austriaco e infine borbonico.
Monumenti e luoghi d’interesse
Il Castello Normanno Svevo,dichiarato monumento nazionale nel 1902, domina dall’alto il borgo di Deliceto.Costruito su una punta rocciosa è circondato dalle vallate del torrenteGavitello e del torrente Fontana. Il castello, composto da pietre prese nellecontrade circostanti e legate tra loro secondo un intreccio irregolare,presenta oggi una forma di trapezio irregolare con tre torri agli angoli. Ilcuore del castello è però rappresentato da un grande cortile, al centro delquale vi è una cisterna di forma ottagonale per raccogliere l’acqua piovana.
La chiesa dell’Annunziata,risalente al IX secolo, è la più antica del borgo. Al suo interno sipossono ammirare tre navate con bellissimi archi gotici, costruiti in pietrarosata impreziositi da particolari stemmi e incisioni. All’esterno, sulla torrecampanaria, è stata da poco ripristinata la meridiana che scandiva,in passato, il passare del tempo. Sempre all’esterno della chiesa, sul latosinistro, è stato collocato un “quadrato magico”, un raro reperto liticodi età paleocristiana.
La Chiesa “Madre” o del“SS. Salvatore” sorge nel cuore del centro storico. È la prima chiesa del borgoma, la struttura originaria, venne demolita nel 1744 e poi ricostruita. Al suointerno è conservata una scultura della Madonna dell’Olmitello inlegno risalente al 1400-1500 (uno dei pochi esemplari di scultura ligneeesistenti in Puglia), nonché tele e statue del 1600.
La chiesa di San Rocco, costruitadopo la peste, in onore del Santo Patrono degli appestati. Tra gli elementi dipregio, ricordiamo la statua della Madonna del Carmelo, opera artistica diapprezzabile valore del ‘700.
La Chiesa di S. Anna e Morti, costruitanel XVII secolo, ha come elemento di maggiore pregio le porte d’ingresso, chesono vere e proprie opere uniche, impreziosite da disegni del ‘700, conpersonaggi che riecheggiano il tema della morte. Al suo interno è statoallestito il museo ecclesiastico dei paramenti sacri.
Il convento francescano diDeliceto sorge accanto alla Chiesa di Sant’Antonio, risalente al XVIsecolo. All’interno custodisce un organo a canne del ‘700 di DomenicoAntonio Rossi organista della Regia Cappella di Napoli, mentre sopra l’altaremaggiore, è esposta la preziosa statua lignea di Sant’Antonio da Padova.
La Cappella M. SS.dell’Olmitello e il Convento di Maria SS della Consolazione sitrovano in ambiente campestre, a pochi km dal centro abitato. Il convento fufondato alla fine del ‘400 dal Beato Felice da Corsano e da alcuni suoiconfratelli, mentre la leggenda racconta che la cappella sia stata costruitanel luogo dell’apparizione della Madonna.
La Cappella della Madonna diLoreto, risalente al XVI secolo e situata in contrada “Scarano”, fucostruita con il contributo dei Piccolomini, per permettere agli Albanesi,giunti in paese nella prima metà del XVI secolo, di poter celebrare la loroliturgia secondo il “Rito Greco”. L’esterno si caratterizza per la presenza diun ossario che raccoglie le spoglie degli appestati del XVI secolo.
Tra le altre attrazioni del borgoda segnalare sono le neviere, dei grandi pozzi quadrangolari chefungevano da contenitori per la conservazione del ghiaccio, ancora presenti sulterritorio insieme a molti mulini ad acqua. All’interno del centroabitato troviamo la Cavallerizza, palazzina fortificata edificata in etàspagnola sorta sulle rovine di un’antica “taverna” romana, ai bordi della via“Valeria Prima”, con posti di cambio per cavallo e luogo di ristoro perviandanti. Successivamente acquisì la funzione di pista per l’addestramento deicavalieri per l’esercito regio. La sua struttura, nonostante rifacimenti erestauri succedutesi attraverso i secoli, è ancora quella originaria, risalenteal XVII secolo.