La Fondazione Banco Alimentare nacque nel 1989 iniziò l’attività in unmagazzino di Meda, in provincia di Milano, e il primo recupero di eccedenze fu“paradossalmente” un pallet di Fernet Branca! Solo pochi giorni dopo GianniFormenti, primo volontario, scaricò 50bancali di conserve di pomodoro e legumi. Ben presto si unirono regioni sino alle attuali 21 sedi in tuttaItalia.
Nel 1997 Fondazione Banco Alimentare Onlus varò la prima GiornataNazionale della Colletta Alimentare®, organizzata dai volontari VitalianoBonacina e Mario Amati, che nel corso degli anni, con l’aiuto di altri, nehanno fatto il più grande evento di solidarietà in Italia. Nel 2003l’approvazione della Legge 155/2003 detta “del Buon Samaritano” consentì didare vita al Programma Siticibo per il recupero di pasti pronti e cotti dallaristorazione organizzata e dai punti vendita della grande distribuzione.
Nel 2016 attraverso il testo della Legge n.166 del 19 agosto, inmateria di “donazione e distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici afini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi”, si èrealizzato l’obiettivo di dialogo con tutto il mondo no profit.
L’attività quotidiana di Banco Alimentare è volta a recuperare eraccogliere in un anno circa 80.000 tonnellate di alimenti. Di questi circa9.000 tonnellate sono alimenti donati da 5,5 milioni di italiani durante laGiornata Nazionale della Colletta Alimentare®, che si svolge l’ultimo sabato dinovembre da quasi 20 anni in oltre 11.000 supermercati italiani. Attraverso ilprogramma “Siticibo” vengono recuperati c.a 1.100.000 piatti pronti di cibocotto dalla ristorazione organizzata, mense aziendali e mense scolastiche,oltre a 300 tonnellate di pane e frutta, che vengono ridistribuitigratuitamente a 8.035 strutture caritative che aiutano circa 1.580.000 personebisognose in Italia, di cui quasi 135.000 bambini da 2 a 7 anni. L'attività diBanco Alimentare è possibile grazie al lavoro quotidiano di 1.878 volontari.
In data 23/10/2009 nasce a Foggia l’Associazione Banco alimentare dellaDaunia “Francesco Vassalli”.