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LA NORMATIVA ANTINCENDIO PER IL CONDOMINIO

23/09/2017 / L'esperto risponde

Il nostro ordinamento giuridico contempla una serie di norme specifiche antincendio valide anche per gli edifici condominiali il cui fine ultimo è proprio quello di tutelare la sicurezza degli inquilini. La normativa di riferimento stabilisce, innanzitutto, la presenza obbligatoria di impianti antincendio in tutti gli edifici civili a partire da 12 metri di altezza antincendio (con altezza misurata dal piano terra alla apertura più alta). Per gli edifici più alti, poi, deve garantirsi l'avvicinamento delle scale antincendio a tutti i balconi e le finestre di ogni piano. Minuziosi obblighi sono previsti in tema di scale ed ascensori, come la larghezza e la ventilazione minima, nonché la verifica della resistenza al fuoco dei materiali utilizzati per la loro realizzazione. In caso di stabili di maggiori dimensioni, inoltre, debbono essere dotati di illuminazioni con alimentazione autonoma, che indichino le vie di fuga in caso di incendio e sfollamento. Ulteriori regole disciplinano il posizionamento delle centrali termiche del condominio e la presenza nell'edificio di idranti antincendio, con indicazione della pressione minima consentita. Vari decreti ministeriali succedutisi nel tempo richiedono il certificato prevenzione incendi per edifici in regime di condominio, relativamente agli impianti per la produzione di calore, alle autorimesse private o pubbliche, ai ricoveri di natanti o aeromobili, ed ai vani ascensori e montacarichi: il certificato ha validità per sei anni dalla data di rilascio e deve essere periodicamente rinnovato a cura e sotto la responsabilità dell'amministratore di condominio. Gli obblighi dell'amministratore di condominio non si limitano, peraltro, al conseguimento del certificato ed al suo rinnovo, ma si estendono anche al mantenimento in efficienza delle attività e degli impianti antincendio, senza modificazioni rispetto alla situazione iniziale. Ogni violazione dei suddetti obblighi, comporta l'applicazione di sanzioni amministrative e penali all'amministratore, oltre all'eventuale blocco cautelativo degli impianti interessati. Infine, sono previsti precise requisiti anche per i box condominiali: devono essere rispettati una serie di regole che riguardano la comunicazione con il resto del fabbricato, le vie di esodo, i sistemi di aerazione naturale e di rivelazione, gli impianti di spegnimento, il sistema di evacuazione del fumo, la classe di resistenza al fuoco e la reazione dei rivestimenti. In altri casi, invece, viene fatto riferimento al parcamento dei veicoli (superiore a nove o meno) per dettare prescrizioni e regole antincendio specifiche.

a cura del
RAG. LUCA ZICHELLA