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LUPI IN FABULA

29/10/2016 / Piazza Rossonera

Il Foggia strapazza il Monopoli per 4-1 e riagguanta la vetta della classifica del girone grazie anche alla prima sconfitta del Lecce in quel di Catania per 2-0. Non vi è era modo migliore per festeggiare il ritorno dei tifosi allo Zaccheria, che in più di 10 mila unità, hanno potuto assistere alla migliore partita dei rossoneri di questo campionato. Decisivo per il momento sarà quindi il derby con i lupacchiotti leccesi in programma in Salento la sera di Halloween davanti alle telecamere di mamma Rai e che chiuderà la undicesima giornata di andata. E se la vittoria di una delle due contendenti regala senza ombra di dubbio l’effimero comando in solitaria alla vincente, il pareggio potrebbe favorire il sorpasso da parte della Juve Stabia attesa dalla visita di un forte Cosenza sul sintetico del Menti, finora prodigo di solo successi per i campani.

Leccezziunal Verament. La locandina di presentazione della partitissima è ricca di richiami, oltre allo scontro fra le prime della classe, sarà la gara che vedrà Pasquale Padalino, il mister delle ultime due promozioni consecutive, affrontare la squadra della sua città da “nemico”. L’ultima volta accadde nello scorso campionato quando alla guida del Matera riuscì a strappare con merito un pareggio allo Zaccheria smorzando, di fatto, ai satanelli i sogni di promozione diretta. Con lui ci sarà il Vice Sergio Di Corcia, anch’egli foggiano doc e con i colori rossoneri nel cuore. La gara costituisce anche la rivincita della semifinale play off della passata stagione, quando gli uomini di De Zerbi sbancarono il Via del Mare con una prestazione maiuscola, ipotecando già all’andata la finale, poi persa. L’organico giallorosso è di tutto rispetto, nella sconfitta in terra di Sicilia, Padalino ha schierato i suoi uomini con l’offensivo 4-3-3 con Bleve in porta; Vitofrancesco (altro foggiano doc) Drudi, Giosa e Ciancio in difesa, Lepore, Arrigoni e Mancosu in mediana a supportare il fortissimo tridente d’attacco formato da Torromino, Caturano e Pacilli . E proprio i due bomber Caturano e Torromino guidano rispettivamente con 8 e 7 reti la speciale graduatoria dei cannonieri risultando artefici del 75% dei gol dell’intera squadra, a cospetto di un Foggia, vera e propria cooperativa del gol e che è andato a segno invece con ben 10 giocatori differenti.

Elefanti in gabbia. Per la seconda stagione consecutiva la promozione diretta per il Catania è un baluardo insormontabile, non di certo per l’organico della sua rosa, composta da elementi di indubbio valore quali il portiere Pisseri, i centrocampisti Biagianti e Mazzarani e l’attaccante Calil, ma per le forti penalizzazioni con le quali è costretta ad affrontare il campionato. Il – 7 di quest’anno, ci riporta una squadra, quella etnea, in piena zona play out, ma se si va ad analizzare meglio il cammino, ci si accorge che il prossimo avversario dei satanelli allo Zaccheria, è compagine forte e capace di aver perso, così come Foggia e Lecce, una sola gara nelle prime dieci giornate. I pareggi sono ben ben 6 (massima ”pareggite” condivisa con l’Akragas e suo vero limite) mentre le tre vittorie sono avvenute contro squadre di rango quali Lecce, Juve Stabia e Messina. Un altro record è rappresentato dalla difesa meno battuta del girone, primato che però non sembra impensierire Mister Stroppa che proprio al Monopoli, che era sceso in campo con la porta meno perforata del girone, è riuscito a rifilare in una sola gara il 66% dei gol incassati in dieci partite.

Il Puntino sulla C

(di Giovanni Vigilante)