Il Foggia, grazie al pareggio diFondi, è matematicamente promosso in serie B con due turni di anticipo rispettoalla fine della stagione regolare. Una cavalcata trionfale durante la quale nonsono mancati momenti difficili che per alcune settimane hanno fatto rivivere ifantasmi del passato, quando arrivare in testa alla classifica faceva più rimacon crisi che con successo. Ma ripercorriamo di seguito il cammino deisatanelli. Il precampionato non era iniziato sotto i migliori auspici, il 14agosto viene esonerato Roberto De Zerbi per incomprensioni con il diesse DiBari, la squadra è immediatamente affidata ad un altro grande ex calciatorerossonero quel Giovannino Stroppa che si presenta con un curriculum daallenatore con diverse incognite nonostante un’esperienza in serie A con ilPescara. Si parte per il ritiro di Norcia accompagnati dai mugugni dei“nostalgici” dezerbiani, soggiorno interrotto la notte del 24 agosto dallaviolenta sequenza di scosse telluriche che ha sconvolto il centro Italia. Conla campagna abbonamenti che parte a rilento anche a causa delle cinque giornatedi squalifica dello Zaccheria (ridotte poi a 4) dopo l’assurda finale con ilPisa, si inizia in maniera roboante con sei vittorie consecutive di cui tre aporte chiuse (Fidelis Andria, Vibonese e Taranto) e tre in trasferta (Siracusa,Francavilla e Taranto). Il primo duro ostacolo è rappresentato dallo scontrodiretto in casa del Matera dove nonostante la supremazia dei padroni di casaper circa 70 minuti, il Foggia riesce a portare a casa un pareggio che valecomunque la prima posizione in classifica seppure in coabitazione con il Lecce.Seguono il pareggio a reti inviolate in casa con l’Akragas e la prima fragorosasconfitta sul sintetico di Castellamare di Stabia dove i satanelli perdono per4-1. Con lo stesso risultato però a loro favore, i satanelli salutano ilritorno del proprio pubblico contro il Monopoli, ma il momento buio non èsuperato. Il Foggia rimane a galla grazie ai tre pareggi consecutivi con Lecce,Catania e Paganese. Nel frattempo un’altra tegola si abbatte sulla testa diStroppa, contro gli etnei si infortuna Mazzeo ed il mercato di riparazione èancora lontano. Così con Sarno centravanti, il Foggia vince contro il Catanzaroin mezzo ad una fitta nebbia. Ma la pareggite non passa e con lo stessorisultato di 1-1 terminano le sfide contro Casertana e Reggina. Si torna alloZaccheria per affrontare la matricola Fondi, sorpresa del campionato. Gliospiti vincono in rimonta ed espugnano il fortino di Viale Ofanto, segue unacontestazione da parte dei tifosi organizzati che chiedono chiarimenti allasquadra, colpevole di scarso rendimento. Per virare il girone di andata bisognaviaggiare dapprima verso Melfi e poi ospitare il Cosenza. In Lucania si sfiorala tragedia calcistica, i locali in 10 per l’espulsione di Obeng passano in svantaggiograzie ad un autogol. Chi si aspetta la resa si sbaglia, i gialloverdipareggiano con (curiosità) Foggia e successivamente mancano l’occasione perportarsi sul 2-1 con De Vena che tira sul palo il calcio di rigore cherappresenta il punto più basso della stagione rossonera. L’errore smuovel’orgoglio di Sarno & co. che negli ultimi minuti segnano per due volte perl’1-3 finale. Con il Cosenza si vince e si gira la boa. Il pareggio risicato diAndria della prima di ritorno ripresenta gli spettri della seconda partedell’andata. In realtà da Andria inizia la cavalcata trionfale, 4 successiconsecutivi (Siracusa, Vibonese, Francavilla e Messina) riportano i foggiani intesta alla graduatoria, grazie anche ai nuovi acquisti di Deli e Di Piazza edal ritorno di Mazzeo. Da primi della classe si parte per Taranto dove il Foggiaperde per la terza volta segnale negativo prima del big match contro il Matera.Ma Auteri subisce una lezione di calcio e perde 3-1. Inizia così la serierecord delle dieci vittorie consecutive nella quale capitolano oltre al Matera,Akragas, Juve Stabia, Monopoli, Lecce, Catania, Paganese, Catanzaro, Casertanae Reggina. Da evidenziare la vittoria con il Lecce, un vero capolavoro ditattica e gioco che permette di distaccare i salentini in classifica. Si arrivaal pari di Fondi, il punto che serviva alla promozione tanto agognata da tuttala città. Al campionato mancano due gare: quella contro il Melfi di domenicaprossima (e la festa continua) e la chiusura in quel di Cosenza, sarà forsel’occasione per vedere in campo chi ha giocato di meno, ma mai come in questastagione tutti, nessuno escluso, debbano sentirsi protagonisti di un evento cherimarrà nella storia.
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