1. Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Ma la grande novità è che non c’è più bisogno, come stabilito dall’art. 1495 del cod. civ., di denunziare “i vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta”. Il D.lgs n. 114/1998 ha stabilito, infatti, che il consumatore deve denunciare “al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto”.
2. Le vendite devono essere realmente di finestagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deveessere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi dimagazzino. Infatti, l’art. 15 del D.lgs n. 114/1998 stabilisce che “le venditedi fine stagione riguardano i prodotti, di carattere stagionale o di moda,suscettibili di notevole deprezzamento se non vengono venduti entro un certoperiodo di tempo”. Gli articoli vecchi non stanno “rischiando” un fortedeprezzamento, perché sono ormai andati fuori moda e dunque sono giàdeprezzati. Diffidate degli sconti superiori al 50%: spesso nascondono mercenon proprio nuova.
3. Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate mercedella quale conoscete già il prezzo o la qualità, in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienzadell’acquisto.
4. Diffidate delle vetrine coperte damanifesti che non vi consentono di vedere la merce e dei marchi molto simili a quelli noti.Verificate che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che vi verràpresentato in negozio. La merce “vecchia” offerta in saldo deve essere separatadalla nuova.
5. Pubblicità. Ricordate chesulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quellonuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato; il prezzo deve essereinoltre esposto “in modo chiaro e ben leggibile” (Dlg n. 114/98). I messaggipubblicitari devono essere presentati in modo non ingannevole per ilconsumatore.
6. Prova dei capi: non c’è l’obbligo.E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare deicapi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati.Controllare attentamente l’etichetta e la taglia.
7. Consigli per gli acquisti.Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti, ma confrontate i prezzicon quelli esposti in altri esercizi. Meglio se avete tenuto d’occhio un capoe/o una merce annotando il vecchio prezzo.
8. Negozi. Controllate che frala merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce “vecchia” offertain saldo deve comunque essere separata dalla “nuova”.
9. Pagamenti. Nei negozi cheespongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, ilcommerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per isaldi.
10. Fregature. Se pensate diavere preso una fregatura rivolgetevi ad una Associazione di Consumatori,all’Ufficio Comunale per il commercio o ai Vigili Urbani.
a cura della Federconsumatori di Foggia