Che il Foggia si giochi una fettadi permanenza nel campionato cadetto proprio sabato prossimo contro ilCittadella, quando mancano ancora 9 giornate al termine della stagioneregolare, la dice lunga delle difficoltà del momento rossonero. Le note etriste vicende dei teppisti che hanno dato sfogo alle proprie brutalità facendorimbalzare sui media nazionali e buttando fango su una delle tifoseria più rappresentativa delpianeta calcio italiano, l’esonero di Padalino con il ritorno dell’allora tantovituperato Grassadonia, la crisi di liquidità dei fratelli Sannella costrettiad uscire allo scoperto per richiedere, alle forza economiche della città, unaiuto economico al fine di garantire il pagamento delle scadenze fiscali edegli emolumenti del 18 prossimo, sono i momenti che hanno contraddistinto laprima quindicina di un marzo instabile e non solo dal punto di vista meteorologico.
Ora la parola passa al campo, conla consapevolezza che resistere e mantenere la serie è, forse, l’unico motivodi speranza perché a Foggia si possa parlare di calcio anche nei prossimi anni.
Il calendario non è dalla partedei rossoneri, mettendo di fronte per la sfida dello Zaccheria di sabato 16alle ore 15,00, un Cittadella in piena forma. I veneti, dati per “risucchiati”dopo le tre sconfitte consecutive inanellate dalla terza alla quinta diritorno, hanno poi infilato una serie positiva di altrettante partite vincendocontro avversari di spessore quali il Pescara, il Brescia ed il Lecce, segnandoben 9 reti e subendone solo 2. I nove punti hanno riportato i granatanuovamente in zona play off. Uno degli artefici di questo magic moment è quelGabriele Moncini preso dalla Spal al mercato di gennaio e che l’anno scorsoaveva militato con il Cesena. L’attaccante, toscano di origine, dopo latripletta contro i salentini si è ripetuto segnando una doppietta anche alPescara ed è di sicuro il più temibile avversario per la difesa rossonera. Lasquadra di Venturato dovrebbe affrontare la gara con un offensivo 4-3-3 confermandol’undici che ha travolto gli abruzzesi, con Paleari in porta, Cancellotti,Adorni, Drudi e Benedetti in difesa, Siega, Iori e Branca in mediana asupportare il tridente offensivo formato da Schenetti, Moncini e Finotto. IlFoggia del Grassadonia bis è avvolto invece dal mistero legato soprattutto allecondizioni fisiche di alcuni elementi che non hanno giocato nel derby, oltreche all’assenza di Busellato appiedato dal Giudice Sportivo. L’unica certezza èil ritorno di Gerbo che ha scontato la squalifica di tre giornate rimediatacontro il Benevento.
La gara di sabato fa da preludioalla pausa prevista dal calendario per gli impegni delle Nazionali per ilweekend dal 22 al 24 marzo, ottimo momento di riflessione in vista dellasuccessiva e difficilissima trasferta in casa del Brescia che comanda insolitaria la classifica e che approfittando del riposo della prossima giornataaffronterà i satanelli dopo ben 21 giorni di “vacanze”.
A CURA DI
GIOVANNI VIGILANTE