Il Foggia impatta a Terni in quello che è il primo pareggio del suo spettacolare girone di ritorno e mantiene vive, quando mancano solo sei giornate al termine del campionato, le speranze di poter prendere parte ai play off. Ora i punti che lo separano dal Cittadella, squadra che delimita il confine della zona promozione, sono due e saranno proprio i veneti a dover ospitare Stroppa & co. fra due giornate. Prima però si dovrà disputare la sedicesima di ritorno che vede in programma uno scontro sconsigliato ai deboli di cuore. Prossimo avversario dei satanelli allo Zaccheria sarà infatti il Bari, reduce da tre pareggi consecutivi ma pienamente in corsa per la A, in un derby che si prospetta pirotecnico dopo la prevendita record agevolata solo in parte dalla decisione della società di indire la giornata pro Foggia nella quale anche gli abbonati hanno dovuto munirsi di biglietto pur mantenendo l’eventuale prelazione del posto a loro assegnato durante il resto del campionato.
Mister Grosso, da calciatore eroe del Mondiale 2006 ed autore del rigore decisivo contro la Francia, è solito schierare i suoi uomini con un offensivo 4-3-3. Uno degli ultimi undici ha visto partire titolare Micai in porta Balkovec, Gyomber, Marrone e l’olandese Anderson in difesa, lo scozzese Henderson, Iocolano e Basha a centrocampo a supportare il tridente offensivo formato da Cissè, Galano e Nenè. Il sostegno di chi subentra dalla panchina è particolarmente importante potendo i levantini, contare in rosa anche elementi del calibro di Diakitè, Kozak, Petriccione, Brienza, Improta e Floro Flores.
Molti gli ex della gara che in più stagioni hanno indossato le due casacche. Nelle file del Foggia Greco e Tonucci sono freschi di trasloco così come Empereur che ha fatto il tragitto al contrario.
Poi ci sono i vari Guarna, Camporese e Fedato da un lato e Brienza dall’altro che hanno giocato con le maglie invertite in stagioni passate. Capitolo a parte per Giuseppe Loiacono, pilastro della difesa dei satanelli, barese di nascita cresciuto nelle giovanili dei biancorossi ma che non ha mai esordito in prima squadra e Cristian Galano, attaccante classe 1991, nato a Foggia e che invece non ha mai indossato i colori rossoneri.
All’andata il Foggia fu beffato dal gol all’ultimo minuto proprio di Galano, a lungo corteggiato in estate dai Sannella, in quella gara che tutti ricorderanno per l’emergenza portieri e l’esordio fra i pali del giovane Tarolli. Era un girone fa, una vita fa, con i rossoneri che brancolavano nel buio della classifica. Ora è tutta un’altra storia: un derby che potrebbe diventare leggenda.
"Il Puntino sulla B" a cura di Giovanni Vigilante